L’osteoporosi è una patologia molto diffusa, soprattutto in età avanzata. Scopriamo di più su questa malattia.
Che cos’è l’osteoporosi
L’osteoporosi è una patologia dell’apparato scheletrico caratterizzata da una diminuzione della massa ossea e dal deterioramento del tessuto osseo che porta ad un aumento della fragilità e quindi ad una maggiore predisposizione alle fratture. Le più frequenti sono quelle vertebrali seguite dalle fratture a femore, polso, omero e caviglia. In presenza di osteoporosi si crea uno squilibrio tra la quantità di osso riassorbita dagli osteoclasti e quella prodotta dagli osteoblasti. L’osso diventa così fragile, poroso e aumenta il rischio di fratture anche per traumi minimi.
I falsi miti dell’osteoporosi
L’osteoporosi è una patologia esclusivamente femminile
Falso. L’osteoporosi può colpire anche gli uomini anche se in misura minore rispetto alle donne. Quest’ultime infatti sono più predisposte a questa patologia anche a causa della menopausa che porta ad una rapida perdita di sostanza ossea.
Il latte fa male
Lungi dall’essere dannoso per le ossa, il latte rappresenta un ottimo alleato contro l’osteoporosi perché garantisce una buona assunzione di calcio e aiuta così a mantenere le ossa in salute. Pertanto, via libera a latte e latticini (a meno che naturalmente non si soffra di intolleranza o allergia al lattosio).
Il ruolo del sole e della vitamina D
La vitamina D è molto importante per la salute delle ossa. L’esposizione al sole contribuisce a promuovere nel nostro organismo la produzione di questa sostanza. Tuttavia, la sola luce del sole può non essere sufficiente ad apportare la giusta quantità di vitamina D, soprattutto perché l’esposizione dipende da molti fattori: l’orario di esposizione, il tipo di pelle e così via.
Per questo motivo in chi è carente di vitamina D e soffre di osteoporosi è sempre bene ricorrere anche alla supplementazione della vitamina.
Operandosi ad una frattura di femore si guarisce dall’osteoporosi
Anche in questo caso si tratta di una falsa credenza. La frattura del femore, infatti, è la conseguenza dell’osteoporosi, la manifestazione tangibile della fragilità delle ossa che porta a fratture anche per traumi minimi. L’intervento chirurgico quindi risolve la frattura, ma non agisce sulle sue cause e nemmeno sul pericolo di nuovi episodi.
Possibili fattori di rischio
L’osteoporosi colpisce più frequentemente le donne, soprattutto dopo la menopausa. La carenza di estrogeni condiziona in modo significativo il processo di rimodellamento osseo, cioè il processo attraverso il quale l’osso vecchio viene rimpiazzato dal nuovo. In condizioni normali, la porzione di nuovo osso sintetizzato durante il rimodellamento è esattamente uguale a quello rimosso. Con la menopausa, invece, si assiste a una perdita del 2-3 per cento l’anno che porta al deterioramento osseo e alle fratture.
Altri fattori di rischio sono il fumo, l’alcol, uno stile di vita sedentario e un’alimentazione ricca di sale.
Sintomi e diagnosi dell’osteoporosi
I sintomi dell’osteoporosi non sono chiari da comprendere poiché in genere questa patologia non dà grandi segni di sé finché non si verifica una frattura. È allora che, a fronte della rottura di una vertebra, un femore ecc e in presenza di altri fattori di rischio, il medico può decidere di approfondire.
La diagnosi di osteoporosi si basa sia su valutazioni strumentali che di laboratorio. Particolarmente importante sono i test che consentono di determinare la massa ossea soprattutto nei distretti a maggior rischio di frattura.
Terapia
L’osteoporosi è una malattia dalla quale non si può guarire. Tuttavia, si può fare qualcosa, oltre che per prevenirla, anche per rallentarne o arrestarne la progressione.
Oltre alle terapie farmacologiche, un’alleata utile, efficace e naturale è la magnetoterapia.
Le onde magnetiche, infatti, da un lato stimolano la rigenerazione delle fratture accelerando il recupero in caso di rottura delle ossa, dall’altro rallentano il processo di diminuzione della densità ossea innescato appunto dall’osteoporosi.
