Alcuni consigli per liberare spazio nell’ambiente e creare benessere per noi stessi.

Il modo con il quale organizziamo lo spazio in casa può influire sul nostro stato d’animo e sul nostro umore. Da qui l’importanza del decluttering, parola recentemente entrata nel nostro lessico per identificare “la pratica di liberarsi degli oggetti vecchi e inutili”.

I vantaggi in realtà vanno molto oltre la praticità: fare ordine nella propria casa, infatti, significa anche farlo nella propria vita, lasciare spazio ai noi stessi, al nostro tempo, al nostro benessere. Scegliere solo il meglio, quindi, liberandosi delle cose del passato che non ci appartengono più o che ci fanno soffrire e fare posto solo a ciò che ci serve davvero e ci fa stare bene.

Qualche esempio? Il servizio di piatti doppio o addirittura triplo, la collezione di lattine che ci piaceva tanto fare 25 anni fa, le carte e i documenti che si sono accumulati in cartelline e raccoglitori, le decine di buste dei negozi di abbigliamento che conserviamo da qualche parte perché sono tanto carine ed è un peccato buttarle e via dicendo.

Per iniziare armiamoci di 3 sacchi che ci serviranno per dividere le cose di cui abbiamo deciso di liberarci in “da buttare”, “da riciclare” e “da dare in beneficenza”.

Cominciamo da una cosa che forse riguarda più le donne degli uomini: l’armadio. Croce e delizia di ogni femmina, il guardaroba contiene spesso abiti e indumenti dei quali non riusciamo a liberarci. Eppure un modo c’è: è quello di radunare tutti i capi formando una vera e propria catasta e… Agire d’impulso. Prendere ad uno ad uno ciascun vestito stringerlo a voi e capire se è l’ora di lasciarlo andare. Iniziate da ciò che non vi sta più, poiché sarà più facile sbarazzarsene, per poi passare a tutti quegli indumenti fuori moda, fuori tempo o che semplicemente non sentite più vostri. Guardate in faccia la realtà, è ancora il caso di tenere quei vecchi pantaloni in fantasia militare o quel gilet in velluto? Naturalmente nessun capo è da buttare ma potrebbe essere regalato, dato in beneficenza o riciclato e trasformato per esempio in una capiente borsa, nella fodera di una poltrona, o persino nella copertina di un album di fotografie.

Passiamo ai cassetti e questa volta, sono coinvolti anche gli uomini. All’interno si annidano spesso dei reperti. Scontrini di tanto tempo fa, vecchi biglietti, documenti e fogli che neanche ricordavate di avere. In questo caso se non ve la sentite di liberarvi di quel biglietto che vi ricorda tanto quel viaggio con gli amici dopo la maturità, potete comunque fare ordine. Basta poco, realizzate delle cartelline o dei contenitori a tema: quello con le cose dei viaggi, quello con vecchi biglietti di auguri, quello con fogli e documenti.
Dalla camera da letto, al soggiorno, fino alla cucina, però, nessuna area o spazio della casa, è esonerata dal decluttering.

Ma se c’è una stanza che proprio non può restarne immune è il garage o la soffitta, o entrambi. Sì perché spesso ordinare significa semplicemente spostare gli oggetti inutilizzati da una stanza all’altra e questa altra è spesso la mansarda o lo scantinato. Qui accumuliamo dei veri e propri cimeli: quaderni della nostra infanzia, giocattoli, oggetti di cui stentiamo a ricordare l’origine e l’utilità. Niente di cui disperarsi. Dividiamo il tutto tra le cose da buttare, quelle da regalare, quelle da riciclare e non da ultimo quelle che possiamo donare a chi è meno fortunato di noi. Per le cose di cui non riusciamo proprio a fare a meno, anche se in soffitta, raggruppiamole e mettiamole dentro degli scatoloni con l’etichetta ben in vista che ci aiuti a capire il contenuto.

In alternativa organizzate una festa con gli amici e chiedete anche a loro di portare le cose che non usano più. Potrete scambiarvi questi oggetti, o semplicemente passare la serata a raccontare gli aneddoti più buffi e divertenti nascosti dietro ognuno di essi.


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